Ascolta la puntata del podcast!
Nei primi episodi del podcast ci siamo concentrati sugli aspetti che riguardano la presenza on-line di una struttura ricettiva, ovvero, tutti quegli strumenti che sarebbe bene utilizzare, nel migliore dei modi, per gestire la comunicazione online della propria struttura ricettiva.
Abbiamo iniziato parlando dell’importanza del sito internet e abbiamo visto alcuni strumenti utili da associare all’utilizzo di un sito, come ad esempio un Booking Engine, Google Analytics e la Google Search Console.
Poi, abbiamo visto quanto sia importante, oggi, la scheda Google My Business per gestire i contenuti della propria struttura ricettiva all’interno delle pagine di Google.
Anche in questo caso siamo andati in profondità dell’argomento scoprendo cosa possiamo trarre di utile delle statistiche di Google My Business e poi abbiamo visto come gestire le recensioni Google proprio attraverso il pannello di controllo di Google My Business.
Anche oggi parleremo di aspetti legati alla presenza on-line di una struttura ricettiva, perché costituiscono la base imprescindibile di una buona attività di web marketing.
In particolar modo, andremo ad affrontare un argomento particolarmente controverso, ovvero, i social network.
Questo argomento si può definire controverso perché quando parliamo di lavorare sui social con i nostri clienti ci troviamo davanti a due differenti tipologie di persone.
Ci sono quelli che rinnegano completamente i social e non ne vogliono sentir parlare. E, invece, ce ne sono altri che sono molto più abituati ad utilizzare queste piattaforme e quasi quasi lavorerebbero solo ed unicamente sui social.
Questo avviene perché, a differenza di un sito internet o della scheda Google My Business, i social si possono usare sia in ambito privato che in ambito professionale. Quindi, si tende ad avere un concetto molto personale di queste piattaforme.
E questo è il primo errore che solitamente si commette quando si parla di social.
Perché in realtà dovremo scindere in modo molto netto l’utilizzo che si fa dei social nella vita privata da quello che se ne fa in ambito lavorativo.
Oggi l’utilizzo dei social da parte delle strutture ricettive è diventato molto importante, perché sono sempre di più le persone che vanno su queste piattaforme, in particolar modo su Facebook ed Instagram, a cercare ispirazione per i propri soggiorni.
Inoltre, dato che le persone utilizzano sempre di più i dispositivi mobili per connettersi a internet e trascorrere parte del loro tempo, trovano nei social network un luogo ideale per informarsi, per vedere cosa postano gli amici o per raccogliere altre tipologie di informazioni.
Quindi, dato che oggi i social attirano al loro interno sempre un maggior numero di utenti e sono sempre più fonte di ispirazione per le persone che devono pianificare i propri viaggi, è facile capire quanto sia utile utilizzare queste piattaforme sia per intercettare nuovi potenziali clienti, sia per tenersi in contatto con i propri clienti storici.
Proprio per questo motivo, nella puntata di oggi, cercheremo di capire meglio quale dovrebbe essere l’approccio nella gestione dei social network per il proprio hotel.
Un approccio che deve essere differente da quello che solitamente siamo abituati ad avere nella vita privata.
Innanzitutto, partiamo da un concetto molto semplice ma molto importante: ad oggi i principali social su cui sarebbe bene lavorare per promuovere una struttura ricettiva sono essenzialmente due, ovvero, Facebook ed Instagram.
Questi due social, infatti, oltre ad essere i più utilizzati dal target di persone che solitamente prenotano viaggi, sono anche particolarmente adatti a dare visibilità alla tipologia di contenuto che solitamente viene utilizzato per promuovere le strutture ricettive.
Instagram in particolar modo risulta decisamente utile ad enfatizzare le atmosfere che si possono vivere in una struttura ricettiva o durante una vacanza, in quanto, come sapete, si basa principalmente sulla condivisione di immagini e video. Tipologie di contenuto da anni utilizzate nel mondo turistico per emozionare e coinvolgere le persone in cerca di ispirazione per i propri viaggi.
Ovviamente poi, come sempre, ci sono delle eccezioni che confermano questa regola. Ad esempio, le strutture ricettive che lavorano molto sul ramo business potrebbero trovare utile anche fare delle attività di promozione su LinkedIn.
O magari ad altre strutture, che hanno necessità di promuovere qualche evento particolare, potrebbe tornare utile anche l’utilizzo di Twitter.
Ad oggi, è sicuramente consigliabile concentrare i propri sforzi su Facebook ed Instagram.
Anche perché, diciamoci la verità, a meno che non siate particolarmente amanti di questo mondo, ci vorrà già tutto il vostro impegno per fare un buon lavoro su queste due piattaforme.
Quindi, decidere di iniziare il proprio lavoro sui social aggiornando 4 o 5 profili della propria struttura potrebbe essere decisamente un problema. Meglio partire concentrandosi sulle piattaforme che possono essere più in linea con la vostra realtà.
Adesso che abbiamo definito il punto principale, ovvero, quello di concentrare i nostri sforzi sulle piattaforme giuste, cerchiamo di vedere con quale tipologia di approccio dovremo impostare il nostro lavoro per gestire al meglio i profili social della nostra struttura ricettiva.
In questo tipo di lavoro ci sono tre componenti essenziali da tenere a mente per poi andare ad organizzare al meglio il nostro lavoro.
1) La Costanza;
2) La Creatività;
3) La Dedizione.
Vediamo un po’ più nel dettaglio di cosa si tratta.
La costanza negli aggiornamenti è un elemento importantissimo perché mantiene una linea comunicativa sempre attiva con le persone che ci seguono. Questo, a patto che produciamo contenuti di qualità, porterà nei nostri follower l’abitudine a dare maggiore attenzione ai nostri post e li indurrà a rimanere in contatto con la nostra realtà.
Comportamenti che solitamente portano dei benefici sia in termini di coinvolgimento che di “vendita”.
Seconda componente: la creatività. Essere costanti serve a poco se poi non pubblichiamo dei contenuti di qualità. E per produrre dei contenuti di qualità ci vuole creatività.
Ma non spaventatevi: essere creativi non vuol dire necessariamente essere degli artisti.
Non dobbiamo pensare che ogni volta che facciamo un post questo deve essere un’opera d’arte.
La creatività, ad esempio, può essere messa al servizio dell’organizzazione del nostro lavoro e questo ci permetterà di creare con più facilità dei contenuti di qualità per i nostri target di riferimento.
Un buon esempio in questa tipologia di approccio può essere quella di creare delle Buyers Personas, ovvero definire delle tipologie del vostro cliente tipo in base alle sue caratteristiche personali, e iniziare a creare varie tipologie di post che vadano ad intercettare in modo mirato gli interessi dei vostri potenziali clienti.
Una volta individuati i post che funzionano meglio, perché magari hanno generato più interazioni, concentratevi su quella tipologia di post e migliorateli ulteriormente.
Magari producendo contenuto ancora più accattivante o approfondendo ulteriormente alcuni argomenti.
A questo punto arriviamo all’ultima componente: la dedizione.
La dedizione riguarda un aspetto molto importante, perché unisce tutte le parti del nostro lavoro conferendogli un valore ancora maggiore.
Essere costanti e creativi negli aggiornamenti non basta. Dobbiamo essere anche attenti ad analizzare i risultati del nostro lavoro. Dobbiamo capire cosa funziona meglio e cosa peggio. Dobbiamo capire cosa va migliorato e cosa va eliminato.
Per raggiungere questi risultati non ci possiamo limitare a svolgere i nostri compiti in modo superficiale, ma in ogni attività dobbiamo mettere la massima dedizione per avere modo di migliorare costantemente i nostri risultati.
La gestione dei profili social di una struttura ricettiva non è un lavoro semplice da portare avanti. Perché unisce una componente creativa, indispensabile, ad una componente tecnica, altrettanto importante.
Però, il lavoro sui social potrebbe rivelarsi veramente utile per la promozione della propria struttura ricettiva. Quindi, vale sicuramente la pena dedicargli la giusta importanza.
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