In tante occasioni abbiamo avuto modo di parlare dell’importanza dei social network per hotel e strutture ricettive.
Che si creino contenuti organici o che si effettuino attività pubblicitarie a pagamento, è necessario tenere traccia del traffico ricevuto dai social e del suo comportamento.
I benefici del tracciare le visite
Per poter valutare le attività on-line che si svolgono sul vostro sito, uno degli strumenti più adatti ed utili è, come spesso accade in questi casi, Google Analytics.
In particolare, Google Analytics fornisce molti dati utili per valutare il comportamento delle persone provenienti dai social.
Si possono ottenere almeno quattro benefici da queste analisi:
- Si può capire quali sono il social che portano il maggior numero di utenti sul sito. Così, si potrà decidere quali siano quelli che meritano una maggior attenzione.
- Si può valutare il comportamento delle persone sul sito: per quanto tempo restano e quante pagine visitano. Questi dati sono utili per capire se si sta lavorando sul pubblico giusto e se i contenuti del sito proposti sono coerenti ed interessanti.
- Si possono comparare i comportamenti tra nuovi utenti e utenti di ritorno, ovvero, coloro che tornano sul sito più di una volta. Ad esempio, se fossero poche le persone a tornare, si potrebbe pensare a qualche strategia per aumentare l’interazione ricorrente.
- Si possono analizzare richieste di contatto e prenotazioni ricevute dalle persone che sono arrivate dai social. Questo servirà per capire se c’è stato un ritorno economico dall’investimento di tempo e denaro sui social.
Come vedere su Google Analytics questi dati
Google Analytics ha creato una sezione dedicata al traffico proveniente dai social network.
Attenzione: in questa sezione si troveranno tutte le visite organiche ricevute tramite social. Quindi, quelle gratuite.
Invece, nel caso di attività pay per click, come Facebook Ads, occorrerà un passaggio in più, che vedremo nei prossimi paragrafi.
Analisi visite e comportamento utenti
Accedere a questa sezione è molto facile. Basta collegarsi ad Analytics, andare su “Acquisizione” e poi su “Social”.
Nell’ulteriore menù, scegliendo “Referral dei social network” si troverà un riepilogo dettagliato degli utenti arrivati dai vari canali.
Questa sezione, seppur semplice, fornisce subito un riscontro sul rendimento dei singoli social, come potete vedere dall’esempio di seguito (cliccate sulla foto per vederla ingrandita).
Nelle varie colonne troverete, divise per ogni social network, le sessioni generate, le visualizzazioni di pagina, la durata della sessione media e la media delle pagine viste per ogni sessione.
Questi dati, come accennato precedentemente, possono essere molto interessanti per una prima analisi circa il lavoro svolto.
In una sola schermata si saprà quali sono i canali che portano il maggior numero di utenti e se questi sono interessati a ciò che trovano.
Analisi conversioni e prenotazioni
Esiste un’altra comoda schermata per capire se i social hanno portato a qualche richiesta di contatto o a delle prenotazioni. Per arrivarci è sufficiente cliccare su “Conversioni”, sempre rimanendo all’interno del menù relativo ai social.
In questa schermata si potranno selezionare gli obiettivi da analizzare e vederli di conseguenza ripartiti social per social.
Ad esempio, per vedere quali social network hanno portato a delle prenotazioni tramite booking engine, sarà sufficiente togliere le spunte da tutti gli obiettivi, lasciando solo “Transazione“. Ecco come potrebbe presentarsi il report (cliccate sulla foto per lo zoom).
Con un solo colpo d’occhio, potrete vedere quali sono stati i social network a portare il maggior numero di prenotazioni.
Analisi campagne pubblicitarie
Per le campagne a pagamento occorre effettuare una operazione in più.
Infatti, Google Analytics non riesce a misurare correttamente il traffico proveniente da Facebook Ads, Instagram Ads e così via.
In questi casi, occorre aggiungere al link di destinazione che si va a definire all’interno della campagna, alcuni parametri, che indichino a Google Analytics la corretta sorgente di traffico.
Google ha creato un apposito strumento per creare questi link. Lo trovate cliccando qui: https://ga-dev-tools.appspot.com/campaign-url-builder/.
Come “Website URL” bisogna mettere il link di destinazione.
Nella “Campaign Source” si metterà il social network (“facebook“, “instagram“, ecc).
Come “Campaign Medium” si inserirà “cpc“.
Infine, come “Campaign Name” si metterà un nome che la definisca chiaramente. È fondamentale che ogni campagna abbia un suo nome specifico, così che si possano analizzare senza difficoltà i rendimenti delle singole attività.
Come al solito, in questi casi vi consigliamo di farvi aiutare dalla vostra agenzia web, visto che probabilmente saranno loro stessi a creare la pubblicità e quasi certamente sapranno già cosa fare.
Se avete inserito il link corretto nelle vostre campagne pay per click, su Analytics potrete trovare il relativo rendimento.
Andando su “Acquisizione” > “Campagne” vedrete tutte le vostre attività di marketing che Analytics è riuscito ad individuare. Tra queste, dovreste trovare anche quelle social.
La colonna “Campagna” corrisponde alla voce “Campaign Name” che avete impostato nel link di destinazione, di cui parlavamo sopra.
Ecco un esempio (anche in questo caso, fate click sulla foto per la versione ingrandita).
Questa tabella riporta, in una sola schermata, molte informazioni che vi saranno utili in fase di analisi: sessioni, pagine per sessione, durata della sessione media e obiettivi/prenotazioni.
Anche solo andando a leggere questi dati, senza entrare troppo in profondità, si potrà capire con facilità se una campagna pay per click sui social ha generato l’interesse delle persone e se è stata in grado di veicolare contatti e prenotazioni dirette.
Misurare, misurare, misurare
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: misurare il rendimento delle proprie attività è assolutamente necessario per poter migliorare nel tempo.
Potreste accorgervi di eventuali campagne poco efficienti ed intervenire per aggiustarle in corso d’opera.
E più in generale, comprendere se un investimento pubblicitario ha dato i frutti sperati vi permetterà di effettuare le dovute modifiche al vostro piano marketing nei mesi e negli anni a venire.
Ma questo non vale solo per le pubblicità! È un’analisi valida anche per tutte le attività che portano traffico gratuito.
Infatti, anche la creazione di un articolo del blog o di un post sui social richiede tempo. Misurandone il rendimento, sarete in grado di investire questo tempo nel migliore dei modi, massimizzando il ritorno dai vostri sforzi di content marketing.
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