Google Analytics è il sistema di analitica web più famoso ed utilizzato al mondo.
Ma spesso, il termine “utilizzato” sta esclusivamente a significare che esso è installato all’interno di un sito internet. Invece, inserire il codice non è sufficiente ad assicurare una visione completa sui dati.
Una configurazione basilare per far sì che Google Analytics sia veramente utile, è quella degli obiettivi.
Del resto, è proprio da questi che si potrà avere una risposta precisa sul rendimento del proprio sito web.
Differenza tra micro-conversioni e macro-conversioni
Prima di entrare nel dettaglio è bene fare una distinzione tra micro-obiettivi (o micro-conversioni) e marco-obiettivi (o marco-conversioni).
Infatti, non tutti gli obiettivi hanno lo stesso “peso” per un hotel.
Ad esempio, una prenotazione è decisamente più importante rispetto all’iscrizione alla newsletter, per quanto quest’ultima possa portare in un secondo momento ad una vendita.
Allora, ancor prima di andare a configurare gli obiettivi in Google Analytics, è bene stilare un elenco degli obiettivi da monitorare, magari distinguendo quelli più importanti rispetto a quelli secondari.
Proviamo a dare una definizione
Sintetizzando, possiamo affermare che le macro-conversioni rappresentano l’obiettivo principale di business. E quindi, per gli hotel si tratta di prenotazioni dirette o comunque di richieste di preventivo per un soggiorno.
Le micro-conversioni, invece, sono le attività compiute dall’utente che non rientrano direttamente nel percorso finale di prenotazione e che quindi non danno un risultato economico immediato.
Tuttavia, si tratta di comportamenti quasi sempre necessari per portare l’utente alla prenotazione in un secondo momento. Per esempio, il download di una mappa dei sentieri caricata sul sito o l’iscrizione alla newsletter, cui accennavamo prima.
E allora, veniamo al perché dovreste tracciare le conversioni
Leggendo le righe precedenti qualcosa dovreste averlo già intuito.
Non tutte le conversioni significano prenotazione, ma è importante tenerne ugualmente traccia.
Stato di salute del sito
Come prima cosa, vi fanno capire se tutto il percorso di prenotazione sta andando come previsto.
È decisamente improbabile che un utente arrivi sul sito di un hotel e prenoti al primo accesso. La maggior parte delle persone, infatti, effettua numerose visite al sito prima di decidere di completare l’acquisto on-line.
E i micro-obiettivi vanno visti proprio in quest’ottica, come dei veri e propri “punti di contatto” che l’utente ha nei confronti di una struttura ricettiva.
Per cui, ricevere anche una piccola conversione, è comunque sintomo di salute del sito e del percorso di prenotazione che esso fa svolgere al potenziale ospite.
Trovare problemi nel sito
Un altro vantaggio dal tracciamento degli obiettivi è quello di poter individuare problemi all’interno del sito e del percorso di prenotazione.
Tracciare i percorsi seguiti dagli utenti può far capire meglio cosa funziona e cosa no.
In più, potrebbe far individuare veri e propri “bug” tecnici nel sito. Per esempio, guardando il relativo report su Google Analytics, ci si potrebbe accorgere di ricevere richieste informazioni solo da utenti Windows, evidenziando un baco sui sistemi Apple. O, ancora, farci individuare un problema su smartphone, dove non si sta permettendo per un errore la corretta navigazione agli utenti.
Rendimento delle vendite
Benché il booking on-line non rappresenti il 100% delle prenotazioni ricevute, tener sotto controllo questo dato può risultare molto utile.
Si potranno capire meglio le nazioni ed i mercati più interessanti, che potrebbero anche in parte differire rispetto a quelli del gestionale. Questo perché ci sono nazioni più avezze alla prenotazione web ed altre, come ad esempio gli italiani, che preferiscono ancora la telefonata o l’e-mail.
Ma non c’è solo il paese di provenienza: in Google Analytics si troveranno tanti altri report in grado di fornire un quadro più chiaro sulle caratteristiche dei visitatori che hanno convertito: età, sesso, interessi, ecc…
In poche parole, ci aiuta a trovare le caratteristiche del nostro cliente tipo. Sono informazioni che possono rivelarsi preziose per migliorare la nostra comunicazione, non solo sul web.
Rendimento delle campagne pay per click
Con gli obiettivi sarà molto più agevole analizzare il rendimento di una campagna pubblicitaria on-line. Così, si potrà capire se si tratta di un canale redditizio, dove proseguire l’investimento, o se invece si è fatto un buco nell’acqua.
Remarketing
Infine, le conversioni permettono di segmentare meglio le persone interessate a soggiornare, da quelle che non lo sono, migliorando le prestazioni delle campagne pay per click.
Infatti, è possibile creare elenchi di utenti che hanno compiuto una micro-conversione, per effettuare su di loro campagne di remarketing, che tendono ad essere più redditizie rispetto a quelle standard. È molto probabile che quel tipo di utente sia più propenso a prenotare, piuttosto che uno che non ha mostrato alcun interesse nei nostri confronti.
Viceversa, creare un elenco delle persone che hanno prenotato di recente, ci permetterà di escluderle dalle nostre pubblicità on-line, risparmiando qualche soldino.
Le conversioni sono importanti, ma non sono tutto
Credo che ormai abbiate capito quanto le conversioni, anche quelle più piccole, siano importanti.
Sono necessarie per trasformare i visitatori in potenziali clienti e riconvertire questi ultimi in ospiti.
Il percorso verso la prenotazione che facciamo svolgere sul nostro sito potrebbe funzionare a dovere anche senza le conversioni. Ma averle, può aiutare nel capire dove è possibile migliorare ed intervenire.
Inoltre, Google Analytics fornisce tantissimi report interessanti in grado di farci comprendere indicazioni utili sui nostri utenti, così da affinare il rendimento futuro di campagne pubblicitarie e non.
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