Forse leggendo il titolo di questo articolo vi siete chiesti se avete aperto il sito giusto, oppure no. Web Marketing e Turismo, il blog che parla di promozione indipendente e di disintermediazione, tutto ad un tratto ci consiglia di andare sulle OTA (Booking.com, Expedia, ecc…)?
Bene, vi tranquillizziamo subito e vi invitiamo a riflettere su ciò che abbiamo detto: “andate sulle OTA”, non “vendete sulle OTA”!
Ovvero, dovete essere presenti e visibili all’interno dei portali, stando però molto attenti alla selezione dei canali di vendita.
Ma andiamo per gradi: il motivo per cui vi consigliamo di inserire la vostra struttura sui portali di intermediazione, sta nel fatto che le ricerche specifiche “Hotel + Destinazione” (es. Hotel Roma) stanno calando sempre di più all’interno di Google.
Il motivo di questa tendenza? Semplice: le persone, quando hanno deciso di soggiornare in una determinata destinazione e non hanno esigenze particolari, preferiscono effettuare le proprie valutazioni su portali verticali, che con un’unica ricerca li mettono in condizione di trovare più strutture con camere disponibili e di compararle tra loro.
Nulla di così clamoroso. La stessa cosa sta avvenendo nel settore retail. Se volete comprare un libro è più facile che andiate a cercarlo su Amazon, piuttosto che su Google.
Ecco alcuni dati presi da Google Trends.
Andamento ricerche “Hotel Roma” dal 2004 ad oggi.
Nel grafico viene usato come valore l’interesse nel tempo. Ecco a cosa corrisponde:
“I numeri rappresentano l’interesse di ricerca rispetto al punto più alto del grafico in relazione alla regione e al periodo indicati. Il valore 100 indica la maggiore frequenza di ricerca del termine, 50 indica la metà delle ricerche. Un punteggio pari a 0, invece, indica che non sono stati rilevati dati sufficienti per il termine.”
Raffronto ricerca termine “Hotel Roma” con termine “Expedia”
Raffronto ricerca termini: “Hotel Roma”, “Expedia”, “AirBnB”
Come si può vede sia nel caso della ricerca della parola “Expedia”, che in quello di “Airbnb”, il trend è inverso a quello della ricerca “Hotel Roma”, ovvero in aumento.
Andamento ricerche legate ai termini “booking” e “booking.com”
Per Booking.com abbiamo fatto una statistica a parte, perché la parola “booking” è più generica rispetto a “Expedia” e “Airbnb” quindi i dati possono essere meno pertinenti.
Ad ogni modo, sia nel caso analizzassimo il trend della keyword “booking.com”, sia quello della keyword “booking”, troveremo un andamento in costante crescita nel corso degli anni.
Quindi cosa si deve fare?
A questo punto la domanda potrebbe sorgere spontanea: visti questi dati, dobbiamo rassegnarci a vendere tutte le nostre camere sulle OTA?
Assolutamente no! Questi dati dimostrano come le OTA possano esserci utili, in determinati periodi dell’anno, ad incrementare la visibilità verso la nostra struttura, andando di fatto a divenire quasi come altri motori di ricerca alternativi a Google.
Allo stesso tempo ci dicono quanto sia importante diversificare le strategie di vendita che adottiamo sul nostro sito, rispetto a quelle sulle OTA.
Inoltre, anche se rischiamo di essere ripetitivi, non ci stancheremo mai di dirlo: dovremo lavorare più che mai su strategie di Content Marketing, per raggiungere tutte quelle persone che non fanno ricerche così generiche su Google, ma che preferiscono individuare strutture più particolari ed in linea con le proprie esigenze.
Se questo articolo ti è stato utile, iscriviti alla newsletter di Web Marketing e Turismo, per ricevere ogni settimana nella tua casella di posta la nostra news più interessante!
0 Comments