Gli hotel possiedono un tesoro nascosto al loro interno, spesso inutilizzato: le e-mail!
Infatti, tutti gli alberghi dovrebbero sfruttare l’elenco di mail che gli ospiti lasciano in fase di prenotazione, perché i vantaggi potrebbero essere davvero notevoli. Infatti, è probabile che un nostro ospite torni negli anni successivi, se si è trovato bene. E convincere una persona che è già stata da noi ci costerà notevolmente meno, rispetto a doverne convincere una che non ci conosce affatto.
Non sei ancora sicuro? Andiamo allora, aiutandoci con questa statistica di OptinMonster, ad elencare tutti i motivi per i quali mandare newsletter può portarti a ottimi risultati!
Password e dati sensibili
Storicamente, password ed informazioni importanti sono sempre state inviate via e-mail. Questo ci fa pensare che l’e-mail avrà lunga vita ancora per molti anni.
Ricordiamoci che, se la nostra policy sul trattamento dei dati personali è stata ben fatta già in passato, sono gli utenti stessi ad aver acconsentito alla ricezione di messaggi da parte nostra. In caso contrario, prevediamo immediatamente alla modifica della policy, anche in vista dell’aggiornamento sulla GDPR del 25 maggio 2018.
Nel caso che sino ad oggi non avessimo ancora inserito l’autorizzazione all’invio di materiale commerciale, possiamo mandare prima del 25 maggio una newsletter in cui chiediamo per il futuro l’autorizzazione ai nostri attuali iscritti alla newsletter. Una volta ottenuta, potremo comunicare con loro senza alcuna remora.
Canale proprietario
A differenza dei social, la newsletter è considerabile un canale di nostra proprietà. Infatti, possiamo gestire al 100% tutto quello che inseriamo all’interno delle mail che spediamo, diversamente da Facebook o Instagram, dove comunque siamo legati a dei vincoli su dimensioni, numero di caratteri utilizzati e così via.
Inoltre, nessuno ci porterà mai via il nostro elenco di e-mail, mentre un social potrebbe perdere utenti, che così non potremmo più raggiungere. Nella peggiore delle ipotesi, qualcuno si cancellerà dai nostri elenchi, ma se saremo bravi nella comunicazione, la percentuale sarà davvero bassissima.
E’ gratis, o quasi
Ne abbiamo anche parlato in questo articolo: MailChimp, uno dei più diffusi software di invio newsletter, è completamente gratis, fino al raggiungimento di 2000 contatti e-mail. E anche dopo il superamento di questo numero, i costi sono solamente di poche decine di euro al mese, a seconda di quanti iscritti abbiamo. Chiaramente, MailChimp non è l’unica piattaforma di invio newsletter, ma anche i suoi competitor hanno caratteristiche simili: gratis per un certo numero di utenti e alcuni euro ogni mese al superamento di una determinata soglia.
Reach organica
Come dicevamo nel punto precedente, la newsletter è il canale principe per la diffusione dei nostri contenuti e delle nostre offerte commerciali, anche per via dei suoi costi limitati.
Mentre Facebook, a maggior ragione dopo l’ultimo aggiornamento, ci permette di raggiungere organicamente, ovvero senza sponsorizzazioni, una percentuale di utenti che va solo dal 2% al 6% dei nostri fan, la newsletter, invece, viene ricevuta mediamente dal 79% dei nostri iscritti.
Elevato numero di utenti
L’e-mail è il canale più diffuso: nel 2016 si contavano 2.6 miliardi di caselle attive e si stima che nel 2019 saranno 2.9 miliardi.
Anche Facebook, per utilizzare un confronto con un canale davvero diffuso, è comunque indietro: ad oggi siamo poco oltre i 2 miliardi, che resta pur sempre un numero elevatissimo, ma non quanto la mail.
Tutti hanno una casella di posta e forse anche più di una, anche perché è la via di iscrizione di quasi tutte le piattaforme web.
Siamo abitudinari
Le abitudini, si sa, sono difficili da cambiare. Tant’è, che ben il 58% delle persone eseguono come prima operazione, una volta on-line, il controllo della casella di posta elettronica.
Frequenza di utilizzo
Tante persone hanno l’abitudine di controllare la mail tante volte durante il giorno. Sempre secondo questo studio, la mail viene controllata almeno una volta al giorno dal 91% degli intervistati e solo l’1% non la controlla mai.
Qua la mail vince alla grande su qualsiasi altro rivale: Facebook, ad esempio, si ferma al 57% delle persone che lo controllano giornalmente, mentre Twitter solo al 14%.
E’ un canale privilegiato
Ok, quasi tutti la controllano ogni giorno. Ma esattamente per cosa usano la mail?
Questa statistica ci racconta che il 77% delle persone preferisce la mail rispetto ai social per ricevere messaggi promozionali.
A questo punto, si potrebbe pensare che i social network siano meglio quando si tratta di una comunicazione personale, del resto i social sono fatti per quello! Tuttavia, anche in questo caso, i clienti preferiscono lo stesso la mail.
Agli intervistati, poi, è stata posta un’ulteriore domanda: “Hai mai acquistato da questi canali, dopo aver ricevuto un’offerta commerciale?“. Ebbene, il 66% almeno una volta ha acquistato a seguito della ricezione di una mail promozionale. Facebook, in questa particolare statistica, si è fermato al 20%, le app al 10%, Twitter al 6%.
ROI elevato
Vediamo un dato leggermente più tecnico, ma che interessa decisamente: qual è il ritorno dall’investimento delle newsletter? Conviene farlo o stiamo perdendo dei soldi?
Questo studio di GetResponse ha stimato che la mail è il canale che offre il miglior rapporto investimento/ritorno economico.
Personalizzazione
Con l’e-mail possiamo personalizzare la nostra comunicazione in modi che con i social non possiamo fare. Ad esempio, se il nostro database è ben curato, possiamo pensare di popolare dinamicamente i contenuti del nostro messaggio, come il nome, i dati anagrafici e qualsiasi altro dato sia a nostra disposizione, personalizzandoli in base alla persona che lo riceve.
L’e-mail è molto personale e la comunicazione che facciamo può esserlo in modo marcato.
Ricordiamoci, che con la mail si può ottenere un rapporto intimo, “uno a uno“, ma con lo stesso minimo sforzo che faremmo per comunicare “a molti“.
Fa ricordare il nostro nome
Anche se un nostro ospite passato vede passare la nostra mail e la cestina senza leggerla, comunque si ricorderà di noi e della sua esperienza. Magari non prenoterà dopo questa mail, ma sicuramente torneremo a ronzargli in testa.
E’ bene mandare periodicamente una newsletter, anche per far contenti coloro che si sono iscritti di loro spontanea volontà e si aspettano da noi offerte o comunicazioni. Ovviamente, dobbiamo farlo per comunicare qualcosa di utile per i nostri ospiti. Al contrario, se una persona si iscrivesse e non ricevesse per lungo tempo alcuna e-mail potrebbe anche dimenticarsi di essersi iscritta, pensando a noi come messaggi di spam.
Non ha solo scopi commerciali
Molti hotel pensano che la newsletter serva solo per inviare offerte e last minute. Invece, può essere benissimo utilizzata anche per la diffusione dei nostri contenuti editoriali. Anzi, una buona pratica potrebbe essere proprio quella di inviare periodicamente notizie, eventi, aggiornamenti dal nostro blog ed ogni tanto collegare ad essi le nostre migliori promozioni.
Conclusioni
I social media sono davvero perfetti per diffondere i nostri contenuti e generare visite sul sito web, mentre l‘e-mail marketing è l’ideale per generare contatti, vendite e mantenere un buon rapporto, continuativo, con i nostri ospiti.
E’ importantissimo sfruttare gli elenchi di mail che abbiamo già a nostra disposizione, perché i nostri vecchi ospiti saranno ben felici di ricevere notizie ed offerte dalla nostra struttura, ed è bene continuare a raccoglierle e rimpinguare la lista.
Ad esempio, una tecnica molto intelligente che il nostro hotel potrebbe utilizzare può essere la seguente: utilizziamo i social per portare le persone sul mostro sito e trasformiamoli in iscritti e-mail. Successivamente, fidelizziamoli con mail periodiche sui nostri contenuti editoriali: a questo punto, sarà più facile per noi trasformarli nei nostri prossimi ospiti!
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