La maggior parte di noi quando pensa a campagne pubblicitarie Pay x Click, pensa a Google AdWords.
Indubbiamente, AdWords è la miglior piattaforma per effettuare pubblicità online, ma ciò non toglie che sarebbe uno sbaglio non inserire nel nostro “media planning” anche altri canali pubblicitari.
A tal proposito, oggi, vogliamo parlarvi di Bing Ads, il network pubblicitario di Microsoft, ed indicarvi 5 buoni motivi per inserire anche questo strumento nella vostra strategia marketing.
1. Non tutti utilizzano Google
Le statistiche mostrano che nel 2017, negli Stati Uniti, il 23% delle ricerche on-line sono state effettuate su Bing.
Nello stesso periodo, Yahoo rappresentava l’11% e Google rappresentava il 64%.
Altri dati mostrano che la quota di mercato di Bing sta salendo più velocemente di quella di Google, forse per merito della crescita di Windows 10, dal momento che Bing è integrato nell’intero sistema operativo desktop.
Pertanto, statistiche alla mano, se utilizzate Google AdWords, ma non Bing Ads, perdete quasi un quarto delle potenziali ricerche che vengono effettuate on-line.
2. Bing è in forte crescita in tutto il mondo
La quota di Bing nel mercato della ricerca on-line è cresciuta per sei anni consecutivi e ora raggiunge quasi la metà della popolazione degli Stati Uniti (secondo ComScore, la rete di Bing aveva 142 milioni di utenti unici nel luglio 2017).
Oltre che negli Stati Uniti, Bing ha raggiunto una rispettabile quota di mercato anche in altri grandi paesi come il Canada (17%), la Francia (18%), il Regno Unito (25%) e l’Australia (12%), secondo i dati di comScore qSearch di giugno 2017.
In Italia circa il 10% delle ricerche on-line sono effettuate su Bing.
3. Bing è particolarmente forte sulla nicchia della ricerca vocale.
Bing ha recentemente dichiarato che il 25% delle sue consultazioni è costituita dalle ricerche vocali, dato che riporta immediatamente alla mente che il motore di ricerca di Microsoft è integrato con Siri di Apple.
In pratica se effettuate una ricerca vocale tramite Iphone il motore di ricerca che si attiva è Bing.
Pertanto Bing, nel tempo, diventerà sempre più importante per tutta quella fascia di utenti Apple che, soprattutto in situazioni di mobilità, preferiscono effettuare ricerche vocali piuttosto che procedere con l’interrogazione classica dei motori di ricerca.
4. Ci sono meno competitor rispetto ad AdWords
Anche se Google ha una quota di mercato più ampia rispetto a Bing, il CPC medio (costo per click sugli annunci pubblicitari) dei suoi annunci è aumentato significativamente nel corso degli ultimi anni.
Con Bing Ads, grazie al fatto che attualmente ci sono meno inserzionisti rispetto ad AdWords, si può ottenere un CPC più economico. Ciò, oltre a comportare un risparmio nelle attività pubblicitarie, significa ottenere posizioni più elevate per i propri annunci e una percentuale di clic migliore.
5. Bing Ads è diventato più facile da gestire
Bing ha raggiunto una quota di mercato sufficiente a garantirsi l’attenzione di qualsiasi inserzionista intenzionato ad incrementare le conversioni delle proprie pubblicità e, con questa crescita, è logico chiedersi se anche la piattaforma per la gestione delle inserzioni sia migliorata nel corso degli anni.
Bene, questo è un altro dei motivi per i quali vi consigliamo di inserire Bing nella vostra strategia pubblicitaria.
Il team di Bing Ads, infatti, ha progettato la piattaforma per la configurazione delle inserzioni a immagine e somiglianza di quella di Google AdWords. Di conseguenza, gli account Bing Ads ora sono strutturalmente simili a quelli AdWords e questo permette agli inserzionisti di utilizzare le stesse metodologie pubblicitarie sia su AdWords che su Bing Ads.
In termini pratici, se vedete che una tecnica pubblicitaria vi da un buon rendimento su AdWords, potrete riproporla in egual modo anche su Bing Ads, anche grazie ad una funzionalità che ci permette di importare pari pari le nostre campagne di AdWords dentro a Bing Ads.
In questo senso un consiglio che vi diamo, per testare subito Bing Ads e constatarne l’efficacia, è quello di replicare le campagne di Brand Protection che effettuate solitamente su AdWords anche su Bing.
Se non avete mai aperto campagne di Brand Protection vi rimandiamo al nostro articolo dove approfondiamo l’argomento. E vi invitiamo ad aprirle contemporaneamente sia su AdWords che su Bing Ads.
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