Recentemente è stato pubblicato su eMarketer.com un interessante articolo che fa il punto della situazione sull’andamento delle prenotazioni on-line nel mercato turistico.
Un mercato, a quanto riportato, che ha raggiunto quasi un livello di saturazione e che da quest’anno sta iniziando a mostrare i primi segni di rallentamento.
In un contesto di questo tipo, non potendo più puntare esclusivamente sulla crescita, appare sempre più importante ottimizzare investimenti e processi di vendita.
Da qui tre riflessioni tratte dall’articolo di eMarketer.com.
Rallenta la crescita delle prenotazioni on-line nel mercato turistico
eMarketer prevede che nei prossimi anni la crescita delle prenotazioni on-line rallenterà in tutto il mondo, sia per quanto riguarda i viaggi di lavoro sia quelli legati al tempo libero.
Già quest’anno abbiamo assistito ad una diminuzione del tasso di crescita dei soggiorni prenotati su internet. Si è passati, infatti, da un tasso di crescita del 13,6% nel 2016 a uno dell’11,7% registrato quest’anno. Tale tendenza dovrebbe mantenersi inalterata anche nei prossimi anni. Secondo le stime di eMarketer si prevede che nel 2021 il tasso di crescita delle prenotazioni on-line si abbasserà al 7,6%.
Aumentano i clienti che prediligono le prenotazioni dirette
Un ulteriore dato che emerge, forse un po’ a sorpresa, dall’articolo di eMarketer è quello che il predominio delle OTA (Booking.com, Expedia.com, ecc…) si sta lentamente arrestando.
Sembra, infatti, che le persone tendano sempre di più a prenotare direttamente con le strutture ricettive, senza affidarsi ad intermediari.
I dati di questo “mutamento” ce li fornisce UBS e li trovate rappresentati nel seguente grafico.
Come si può vedere, se nel 2012 il volume delle prenotazioni gestite della OTA era pari al 72% di tutto il mercato turistico, tale dato oggi è sceso al 68%. E nei prossimi anni calerà ulteriormente. Nel 2020 l’incidenza delle OTA dovrebbe assestarsi intorno al 65%.
Diventa indispensabile investire in tecnologia e pubblicità. Trivago lo dimostra.
In un contesto di questo tipo, dove la competizione aumenta costantemente e i margini di crescita sono più limitati, per emergere è necessario assumere un approccio sempre più innovativo. Diventa indispensabile avere le capacità di saper cogliere le opportunità che la tecnologia offre ed avere il coraggio di investire in esse.
Ne è chiara dimostrazione la politica scelta da Trivago, che ha deciso di reagire a questo momento di crisi incrementando la propria spesa pubblicitaria nel mercato digitale.
Secondo i dati Nilsen, infatti, nel 2017 Trivago avrebbe destinato alla promozione, per la sola Germania, più di 90 milioni di dollari.
Inoltre, Trivago sta acquisendo società in grado di migliorare l’esperienza di navigazione e soprattutto di prenotazione sul loro sito, come ad esempio il recente annuncio relativo all’acquisto di Tripl.
Fondata nel 2015 ad Amburgo, in Germania, Tripl ha sviluppato un algoritmo che fornisce suggerimenti specifici per il viaggio, traendo dati dai social media degli utenti.
In una dichiarazione stampa, la stessa Trivago ha affermato che la tecnologia artificiale guidata da Tripl “imita il modo in cui un agente di viaggio consiglia esperienze alberghiere pertinenti al cliente e le combina con la facilità dei servizi online“.
La tecnologia di Tripl potrebbe essere utile per rilanciare l’attività di Trivago in regioni come l’Europa e l’Asia-Pacifico, dove le vendite degli agenti di viaggio on-line (OTA) potrebbero avere raggiunto il picco.
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