Nella puntata di oggi vi parlo di una notizia che in questi giorni ha attirato l’attenzione di molti albergatori, ovvero, la possibilità di pagare le pubblicità di Google in modo posticipato, attraverso la formula del Pay per Stay.
Una notizia che ha ricevuto tantissima risonanza tra i media e che ha subito allettato molti operatori del settore turistico.
Però, per capire se questa nuova formula pubblicitaria può fare veramente al caso vostro, è necessario comprendere bene come funziona.
E proprio nell’ottica di farvi conoscere meglio questo strumento, in questa puntata del podcast ho deciso di approfondire con voi alcuni aspetti legati al Pay per Stay di Google.
Per aprire delle campagne Pay per Stay è necessario essere collegati a Google Hotel Ads.
Allora, la prima cosa da tenere in considerazione quando parliamo di Pay per Stay di Google è che per utilizzare queste tipologie di campagne bisogna essere collegati a Google Hotel Ads.
Quindi sostanzialmente bisogna avere un booking che sia connesso a Google.
Per intenderci, le campagne Pay per Stay non sono le campagne che si fanno normalmente nelle pagine di ricerca Google e che tutti possono aprire.
Se volete accedere a questa tipologia di pubblicità dovete essere dotati di un booking engine e questo booking deve essere collegato a Google.
(argomento di cui vi avevo parlato anche nell’eppisodio n5 del nostro podcast – “Cos’è un booking engine e quali caratteristiche deve avere” , se vi interessa l’argomento vi consiglio di andare a riascoltare la puntata).
Il Pay per Stay prevede un modello di pagamento a commissioni.
Un’altro aspetto da tenere in considerazione a riguardo di queste pubblicità è che il Pay per Stay si riferisce a un pagamento a commissioni.
Google nelle sue linee guida, dove parla di questo strumento, fa riferimento in modo molto chiaro al termine “commissioni”. Ma noi in Italia abbiamo sponsorizzato soprattutto la dicitura Pay per Stay.
Questo fatto ha mandato un pò in confusione diversi albergatori che non hanno subito intuito che si sarebbe andati su un modello di pagamento a commissione.
Quindi bisogna tenere presente che aderendo alla formula Pay per Stay ci si avvicina un pò al modello di remunerazione delle OTA.
Non che ci sia nulla di male è che bisogna esserne consapevoli.
Il valore delle commissioni influirà sulla visibilità di un hotel.
Detto questo è chiaro che un’altro fattore da tenere in forte considerazione, prima di procedere ad un eventuale apertura delle campagne Pay per Stay, è valutare quali commissioni siete disposti a pagare.
Il criterio che determina l’ordinamento o la frequenza con cui un hotel viene visualizzato attraverso queste campagne, infatti, è collegato ad un sistema ad aste, proprio come per il classico Pay per Click di Google.
Quindi tra i valori che determineranno la vostra visibilità ci sarà anche l’importo che sarete disposti a pagare in termini di commissioni.
In questo senso ad esempio sarà importante valutare quanti competitor potreste avere nella vostra zona. Perché è chiaro che più strutture aderiranno alla formula Pay per Stay e più il modello ad asta farà salire la percentuale delle commissioni.
La campagne Pay per Stay in molti casi non potranno sostituire le campagne Pay per Click classiche
Ok, penso che già queste prime tre indicazioni possano avervi aiutato a conoscere un pò meglio questo nuovo modello pubblicitario.
Adesso, per darvi un’ulteriore spunto di riflessione, voglio condividere con voi un ultimo aspetto che è il frutto della mia esperienza personale di questi ultimi anni con Google Hotel Ads, che come vi spiegavo poco fa è lo strumento attraverso il quale possiamo aderire alla formula Pay per Stay.
Da quanto ho potuto vedere, seguendo varie campagne di diversi clienti, Google Hotel Ads è uno strumento indubbiamente efficace destinato a crescere molto nei prossimi anni, anche perchè Google ci sta veramente puntando tantissimo.
Al momento, però, a livello di volumi di ricerca e di visibilità non è ancora paragonabile alle classiche pubblicità su Google Search.
Quindi il consiglio che vi do è quello di provare ad utilizzare le campagne Pay per Stay, così riuscirete a capire se fanno al caso vostro oppure no.
Però non fate l’errore di pensare che questa tipologia di pubblicità possa sostituire completamente, almeno nell’immediato, le vostre inserzioni Pay per Click classiche.
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