Da circa due settimane nel nostro paese si fa un gran parlare di fase 2 e di ripartenza delle attività commerciali. Ora, tralasciando per un momento tutte le incertezze e i vuoti legislativi che stanno mettendo ulteriormente in difficoltà il mondo del turismo, è effettivamente possibile aspettarsi che con l’arrivo di giugno molte strutture possano riprendere a lavorare.
Tuttavia, anche se le persone riprenderanno a viaggiare, la paura e i nuovi modelli comportamentali, che hanno caratterizzato questo periodo di emergenza, probabilmente resteranno nella mente della gente ancora per diverso tempo. Un tale cambiamento imporrà quindi che tutto il mondo dell’ospitalità si sappia adattare a questo nuovo contesto per soddisfare le esigenze del mercato.
Anche se le persone vorranno sempre andare in vacanza in luoghi lontani e visitare nuove città o avranno la necessità di viaggiare per lavoro, la “nuova normalità”, condizionata dal tanto famigerato ma necessario distanziamento sociale, porterà molti viaggiatori a sviluppare una profonda e duratura diffidenza verso spazi condivisi tra cui hall di hotel, ristoranti affollati, sale comuni e persino dalle camere degli alberghi con alto turnover.
Nel breve periodo, questa situazione molto probabilmente favorirà le seguenti tipologie di strutture:
- Piccoli Alberghi o boutique hotel dove le dimensioni ridotte delle strutture limiteranno la possibilità di interazioni tra le persone e garantiranno spazi meno affollati.
- Resort in cui ci sarà una forte sensazione di isolamento grazie a un contatto meno diretto con il mondo esterno, in particolare saranno particolarmente avvantaggiate quelle proprietà che offriranno la possibilità di limitare i contatti tra vicini attraverso delle barriere naturali.
- Hotel con grandi ristoranti aperti in cui la direzione potrà permettersi di rimuovere alcuni tavoli per aumentare il distanziamento tra le persone.
- Hotel con gr Residence e Case Vacanze dove la prospettiva di soggiornare in un appartamento trasmetterà ai clienti la possibilità di incontrarsi in modo limitato con altre persone grazie alla mancanza di contatto con il staff o altri ospiti della struttura.
- Agriturismi che per vocazione sono immersi nel verde e quindi garantiscono una vacanza all’aria aperta e allo stesso tempo spazi poco affollati.
- Attività rurali che si trovano vicino ai grandi centri urbani . Queste strutture infatti permetteranno alle persone di soggiornare in libertà senza rinunciare alla comodità e ai vantaggi che offrono le grandi città.
Se la vostra struttura ricettiva rientra tra queste sei tipologie potrete ritenervi più fortunati rispetto ad altri. Infatti avrete la possibilità, attraverso delle buone azioni di marketing, di far ripartire più velocemente la vostra attività.
In caso contrario, dovrete impegnarvi molto di più per riconquistare la fiducia dei clienti..
Ciò nonostante, con il giusto atteggiamento e intraprendendo le giuste attività tutte le tipologie di strutture potranno emergere dalla difficoltà attuali.
Ecco alcune idee che potrebbero aiutarvi nella ripartenza:
- Accertatevi che gli standard legati alla pulizia e all’igiene della vostra struttura siano all’avanguardia dato che questo sarà un aspetto a cui le persone daranno grande importanza.
- Comunicate i nuovi standard legati alla pulizia e all’igiene della vostra struttura in modo coerente e ripetuto attraverso tutti i canali di marketing. In questo modo i vostri clienti potranno percepire che state gestendo questi aspetti con grande serietà ed impegno.
- Date massima visibilità alle attività di pulizia anche nella vita di tutti i giorni. Infatti, in futuro, oltre ad effettuare le pulizie in modo impeccabile sarà fondamentale anche far vedere agli ospiti che siete particolarmente diligenti in questa attività .
Una buona idea, ad esempio, potrebbe essere quella di far pulire la reception dal personale durante l’orario in cui ci sono più check-in e check-out.
- Implementate tecnologie “people free” come un software per il check-in online. Questo impedirà affollamenti alla reception, fattore che vi permetterà di lavorare in un ambiente più sicuro e allo stesso tempo sarà molto apprezzato dai vostri ospiti.
- Scoprite quali modifiche potete apportare alla disposizione del vostro arredamento in modo che tali variazioni favoriscano il distanziamento tra i clienti della vostra struttura.
- Analizzate i momenti di maggior accesso alle sale del ristorante e ripensate agli orari del servizio con lo scopo di ridurre l’affollamento tra i clienti.
- Implementate nuove tecnologie per permettere ad una parte del vostro personale di lavorare da casa, in smart working. In questo modo potrete ridurre al minimo essenziale lo staff che deve lavorare fisicamente all’interno della struttura.
Cosi
27/04/2020Salve, sarebbe bello leggere anche informazioni utili per le strutture ricettive come i campeggi, all’aria aperta ma con i bagni in comune.. In questo periodo non è cosa indifferente, quindi penso sia una interessante tematica..
Maurizio Paita
28/04/2020Grazie mille per l’idea lo terremo presente per un futuro articolo. Maurizio
Sandra
03/05/2020Ho in gestione un Residence in un posto molto semplice ma magico❤️ Tra le verdi colline in mezzo ad un bosco.
Probabilmente sono tra i “fortunati” che potranno, forse aprire ospitando poche persone.
Ma senza finanziamenti o pochi probabilmente non ne varrà la pena perché sarebbe una rimessa?
Spero e lotto comunque perché sono sola e questa è la mia ambizione di vita .
Maurizio Paita
11/05/2020Grazie Sandra per il tuo commento. La tua situazione purtroppo è comune a molte altre strutture ricettive.
Speriamo che presto arrivino degli aiuti concreti da parte delle istituzioni perchè altrimenti sarà molto dura ripartire.