In Cina, dove il Coronavirus si è sviluppato per primo, la situazione pian piano sta tornando alla normalità.
Ed è giusto anche per noi, in questo momento dove siamo probabilmente nel picco di questo contagio, dare uno sguardo a chi ha vissuto le stesse situazioni con qualche settimana di anticipo, così da farsi un’idea su ciò che potrebbe aspettarci.
Infatti, in Cina l’emergenza Coronavirus si sta gradualmente attenuando.
E, come descrive questo articolo dal quale prendiamo spunto, la vita dei cinesi sta tornando alla normalità, viaggi e turismo compresi.
Pur essendo Italia e Cina due paesi diversi, è probabile che i trend citati nell’articolo e che andiamo di seguito a descrivere, si proporranno in modo simile anche da noi.
La quiete dopo la tempesta
Dopo essere stato confinato a casa per più di un mese a causa dell’epidemia di Coronavirus, Zhou Yu, residente a Pechino, è finalmente uscito dal suo quartiere ed ha deciso di fare una passeggiata in un sentiero naturalistico.
“Mi sono annoiato a morte dopo essere stato a lungo a casa ed aver fatto solo occasionali uscite per fare la spesa nel mio quartiere nell’ultimo mese. Tornare a vedere la natura e respirare aria fresca mi ha quasi fatto venire le lacrime agli occhi “, ha affermato Zhou, che è amministratore di una società di istruzione.
L’esempio di Zhou è esplicativo del sentimento di tutti i suoi connazionali. Infatti, tutta la Cina si è ritrovata bloccata a partire dalla fine di gennaio, ma le agenzie di viaggio online hanno finalmente visto un aumento significativo dei viaggiatori interni.
Il turismo riparte
In Cina ha riaperto il 40% dei punti di interesse, tra cui il Parco Nazionale Huangshan nella provincia di Anhui e il Lago occidentale di Hangzhou.
E più di 1000 luoghi hanno deciso di aderire ad un programma promozionale che consente l’ingresso gratuito al personale medico coinvolto nelle attività legate al Coronavirus.
Come precauzione, per visitare queste zone, occorre prenotare le visite con un giorno di anticipo, controllare la temperatura dei visitatori prima che entrino nei parchi e limitare il numero di accessi.
Inoltre, vengono eseguite costantemente operazioni di disinfezione e lo staff ricorda che è bene indossare le mascherine ed evitare assembramenti in gruppi numerosi.
Chai Yinghui, direttore generale delle pubbliche relazioni della società di viaggi online Tongcheng-Elong, dichiara che, ad eccezione della provincia di Hubei, l’epicentro dell’epidemia, le prenotazioni negli hotel sono aumentate quasi del 90% nell’ultima settimana di febbraio, rispetto alla seconda settimana.
“Le prenotazioni giornaliere di febbraio per i voli nazionali sono aumentate del 230% rispetto al livello più basso registrato nello stesso mese“, afferma.
Con le infezioni da Coronavirus in calo e per lo più confinate nella provincia di Hubei, ed un ulteriore allentamento dei controlli sui movimenti al di fuori della provincia, Chai e la sua compagnia stanno iniziando a vedere una ripresa davvero importante circa i flussi di passeggeri.
Ricominciano gli investimenti nel settore turistico
Il colosso cinese di prenotazione di viaggi online Ctrip ha lanciato un programma da un miliardo di yuan per rilanciare il turismo in Cina.
Il CEO, Jane Sun ha detto che si tratta di un lavoro comunque anche a lungo termine, che regalerà una nuova fiduciosa prospettiva a tutto l’ambiente.
“Facciamo appello a tutto il settore per lavorare sodo per definire strategie precise per… abbracciare la primavera del risveglio turistico“, ha detto Sun.
Si rinnova la fiducia nel settore dei viaggi
La rinnovata fiducia nei viaggi è un fondamentale e quantomai gradito sospiro di sollievo per un settore che ha subito enormi perdite a causa della chiusura di hotel e attrazioni turistiche durante lo scoppio della malattia in Cina.
Chai Yinghui, del portale di viaggi Tongcheng-Elong, crede che il peggio sia passato, con la fiducia dei consumatori in ascesa, e si aspetta un boom del turismo interno, con le persone desiderose di esprimere al massimo il loro bisogno represso di viaggiare.
“Una tendenza da segnalare è che un numero sempre maggiore di consumatori sta prenotando i propri viaggi a lungo termine.
Nell’ultima settimana di febbraio, le prenotazioni di voli nazionali in partenza a giugno sono aumentate del 250% rispetto alla settimana precedente“.
“In alcune città, tra cui Chengdu, Hangzhou, Shanghai e Suzhou, è stato riaperto quasi l’80% degli hotel e la loro occupazione raggiungerà il 90% a fine marzo“.
Ci vorrà ancora un po’ di tempo per tornare alla normalità
Con il Coronavirus ora confermato come una pandemia, è troppo presto perché la Cina abbassi la guardia, dice Sam Braybon, direttore di Bespoke Travel di Pechino, compagnia che organizza tour in Cina.
“Per il turismo nazionale, sebbene siano tornati operativi alcuni luoghi come Huangshan e altre aree all’aperto, molte aree turistiche di Pechino e Shanghai sono ancora chiuse o soggette a restrizioni.
Le politiche per i viaggi interprovinciali sono piuttosto confuse e soggette a cambiamenti, quindi credo che poche persone al momento stiano pianificando grandi viaggi“, afferma.
“La Cina può essere fiduciosa: tutto è sotto controllo. Quando verranno revocate del tutto le restrizioni, ci sarà un bel segnale positivo per il turismo nazionale, ma ci sarà da aspettare ancora un po‘.”
Italia e Cina non sono uguali, ma la voglia di viaggiare sì
Questo è quanto sta accadendo in Cina.
Per poter dare un giudizio completo e per poter vedere la luce in fondo al tunnel qua in Italia, dobbiamo vedere cosa succederà una volta passata la crisi, anche date le differenze culturali e politiche tra i due paesi.
Tuttavia, quello che si evince dall’articolo è che in Cina la voglia di viaggiare delle persone non è certo tardata a tornare. E questo siamo sicuri che succederà anche in Italia ed in tutto il resto del mondo.
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