Come purtroppo ormai ben tutti saprete, l’argomento Coronavirus è di costante attualità. E molte strutture ricettive si sono viste arrivare molte disdette in quest’ultimo periodo.
A tal proposito, pochi giorni fa abbiamo pubblicato un articolo sul come affrontare la situazione. Ovviamente, ve ne consigliamo la lettura: “Coronavirus e Hotel: come far fronte a questa situazione“.
Quest’oggi vogliamo approfondire ancor di più la problematica, affrontando nel dettaglio i comportamenti riguardo le attività pubblicitarie e comunicative che sarebbe giusto intraprendere per poter far ripartire il vostro hotel nel migliore dei modi, attraverso decisioni strategiche intelligenti.
Attività pubblicitarie
Tra le prime cose che si potrebbero pensare di fare in un momento difficile come questo, c’è sicuramente la chiusura delle campagne di web marketing. Ma, analizzando i dati delle crisi passate, non sembra una scelta così del tutto saggia.
Non ridurre la spesa pubblicitaria
Nelle precedenti crisi sanitarie, come ad esempio la SARS del 2003, le strutture che hanno speso di più per il marketing hanno ottenuto risultati decisamente migliori in termini di margini sul venduto, rispetto a quelle che hanno deciso di ridurre i loro investimenti pubblicitari.
Infatti, i dati dimostrano che c’è una relazione positiva tra le spese di marketing sostenute e le prestazioni occupazionali in tempi di crisi.
Investire in metasearch e remarketing
Ma come investire questo budget?
Metamotori e campagne di brand protection e remarketing sono dei canali in grado di offrire buoni profitti, non solo in questi momenti complicati, ma anche sul lungo termine.
Non investire in attività pubblicitarie per incrementare la domanda
Le crisi di questo tipo generano un calo della domanda per le varie destinazioni. Ecco perché non è forse il caso di investire in campagne pubblicitarie che spingano la propria località.
Al contrario, le campagne più redditizie saranno quelle in grado di intercettare la domanda già esistente.
Se un utente sta guardando la scheda del vostro hotel su un metamotore o se sta cercando su Google il nome della struttura, significa che sta valutando la possibilità di prenotare.
È quindi il caso di concentrarsi sugli ospiti potenziali, sia che provengano dalla metasearch, che da campagne di protezione brand e di remarketing.
In particolare, queste ultime andranno a catturare persone che hanno già visitato il vostro sito web, provando così a convincerle della bontà della loro scelta.
Dare priorità al mercato interno
Ogni struttura ha caratteristiche, clientele e mercati differenti.
Ma è molto probabile che quest’anno tantissimi italiani decideranno di trascorrere le loro vacanze nel Belpaese, piuttosto che scegliere l’estero.
Ed il mercato italiano sarà per moltissime strutture quello che porterà la maggior parte del revenue.
Quindi, per quanto possibile, in questo periodo concentrate maggiormente i vostri investimenti ed i vostri sforzi di marketing sull’Italia.
Comunicazione e rassicurazione dei clienti
Per scoraggiare le cancellazioni e generare nuove prenotazioni, è necessario essere in grado di convincere le persone titubanti.
Questo vale sia per i viaggiatore che dovete convincere nel non cambiare i propri piani, sia per incoraggiarne di nuovi a prenotare un soggiorno.
Le possibilità per trasmettere sicurezza sono molte: e-mail, messaggi sul sito web, telefonate, social network, ecc…
Far capire ai clienti che la loro salute conta
Un primo aspetto da comunicare è certamente quello di far sapere ai vostri ospiti che avete a cuore la loro salute e che avete anche attivato eventuali misure extra presso la vostra struttura ricettiva.
Riconoscere la situazione e comunicare pubblicamente le misure sanitarie adottate
Inoltre, è bene far sapere che avete piena coscienza della situazione sanitaria. Mantenetevi informati su tutti gli sviluppi, così da essere sempre in grado di rispondere ad ogni quesito vi possa esser posto.
Raccontare ai clienti gli sforzi fatti per tenerli al sicuro
Infine, raccontate sui vostri canali tutti gli sforzi profusi per tenerli al sicuro. Questa attività vi aiuterà nel ridurre la tensione generale che alcuni potrebbero provare nel viaggiare nella vostra località.
Rassicurateli anche che potranno decidere di annullare la loro prenotazione in futuro, così da convincerli per il momento a prenotare. Nello scorso articolo abbiamo proprio parlato di questa pratica, da attivare anche per chi ha già prenotato.
Annullate le penali ai viaggiatori che vorrebbero disdire. Così da concedergli più tempo per valutare.
Se decidete di cambiare le vostre politiche commerciali in fatto di cancellazioni, dovute ad una situazione straordinaria, comunicatelo. Ad esempio, potreste farlo con una newsletter, da spedire a tutti coloro che hanno già prenotato. E dovreste rendere questa regola facile da trovare anche nel vostro sito internet e nel booking engine.
Tenersi pronti a ripartire
Occorre farsi trovare preparati appena la situazione cambierà. Infatti, la domanda potrebbe riprendere improvvisamente, così come avvenuto per la SARS.
Tenere monitorata la situazione
Per essere pronti, occorre tenere sempre sotto controllo la situazione del mercato.
Abbassare precipitosamente le tariffe non è la scelta giusta. Ciò che occorre fare è analizzare con calma la situazione e prepararsi per ripartire in modo intelligente.
Diminuendo troppo le tariffe, si rischiano di vendere sottocosto oggi, camere che si venderebbero ad un prezzo più alto in futuro.
È bene concentrarsi nell’offrire il prezzo giusto, proponendo politiche di cancellazione flessibili. Perché se le persone avranno la certezza di poter disdire senza il rischio di perdere dei soldi, saranno ben più propense nel prenotare presso il vostro hotel.
Valutate la possibilità di rinunciare alle penali economiche per la modifica dei soggiorni dei prossimi mesi e consentite ai viaggiatori di riprogrammare, senza costi aggiuntivi, il loro soggiorno in una data futura.
Preparare delle offerte specifiche per il mercato interno
Come già detto qualche paragrafo fa, ci si può aspettare che gli italiani non rinunceranno a viaggiare, ma presumibilmente preferiranno non spostarsi troppo.
Preparate delle offerte speciali specifiche per i ponti ed in generale per il mercato italiano.
Siate creativi anche nel creare proposte che siano accattivanti per il mercato interno, con tariffe che ben si adattino anche a soggiorni non troppo lunghi.
Individuare i mercati esteri che potrebbero ripartire per primi
Per alcune disdette c’è poco da fare. Ma, al contrario, si può cercare di lavorare in anticipo per un rimbalzo.
Per quanto l’Italia sarà presumibilmente il mercato più redditizio sul breve periodo, è necessario tenere costantemente monitorati gli andamenti dei mercati internazionali, per poter intercettare quelli che ripartiranno per primi. In questo modo si potranno attivare campagne specifiche proprio per quelle zone.
La diffusione stessa del Coronavirus, con la sua relativa cura, sarà un aspetto fondamentale da valutare, perché esso influenzerà le decisioni di viaggio delle varie nazioni.
Quindi, create messaggi di marketing che siano adatti sia per gli italiani, che per i visitatori provenienti dai paesi meno sensibili a questa crisi o che ne stanno uscendo per primi.
Il settore alberghiero ha già attraversato periodi di crisi
Per esempio, dopo che l’epidemia di SARS è stata ufficialmente sconfitta, c’è stato un aumento dell’82% delle prenotazioni di voli in un solo mese. Se la storia dovesse ripetersi, si potrebbero riaprire di colpo tanti mercati.
Quando prendete decisioni importanti ed urgenti, ricordatevi che il vostro hotel deve essere pronto per questo eventuale (ed augurato) periodo di improvvisa ripresa.
0 Comments