Da pochi giorni a questa parte dentro Google Analytics ha fatto capolino una nuova funzionalità, seppur solo su alcuni account ed ancora in “Beta“.
Si tratta di una sezione relativa alle cosiddette “Visite in negozio“. Che, tradotto per le strutture ricettive, sarebbero le persone che sono arrivate fisicamente in hotel.
In verità, queste visite erano già tracciate su Google Ads, ma, appunto, si avevano dati esclusivamente per chi arrivava dalle campagne pay per click di Google. Inoltre, la lettura dei dati non era semplice per un non-tecnico. Ora, invece, la faccenda si fa differente!
Infatti, Google stessa dice: “Scopri i canali (a pagamento e organici) e le campagne che generano il maggior numero di visite ai tuoi negozi”. Il che significa che si potrà capire quante persone si sono presentate in struttura. E questa informazione la si potrà avere per tutte le fonti di traffico del nostro sito!
Che cosa sono queste “Visite in negozio”?
Cerchiamo di spiegare meglio in cosa consistono questi report conosciuti anche col nome di “Store Visits“. Google, principalmente sfruttando i tanti dispositivi Android in circolazione ed una geolocalizzazione sempre più puntuale, è in grado di capire con precisione quando una persona si trova fisicamente in un determinato posto. Questa analisi è anche aiutata dal tempo di permanenza. Ovvero, Google non segna come “arrivato in struttura” una persona che è passata davanti all’hotel, ma lo fa solo quando questa persona resta per un tempo significativo nel solito posto. Ad esempio, per dormire.
Lo scorso agosto Google ha affermato di aver misurato oltre 10 miliardi di visite “in store” derivanti da Google Ads, basandosi esclusivamente sugli utenti Google con la “location history” attivata nel proprio account.
A cosa ci servono questi report di Google Analytics?
Ancora non sappiamo con certezza cosa verrà mostrato in questi report ed in che modo. Ma è altamente probabile che queste informazioni ci permetteranno di capire la fonte di traffico che ha generato l’arrivo in hotel. E ci sarà di enorme aiuto per attribuire il giusto merito a tutte le campagne che ci portano telefonate o mail, ma non prenotazioni dirette. Inoltre, faciliterà un po’ l’attribuzione dei meriti agli hotel che ancora non possiedono un sistema di booking on-line, seppur ormai non ci siano più scuse a riguardo: dovete dotarvene assolutamente! 🙂
Come possiamo attivare i report “Store Visits”?
Ci sono alcuni requisiti per far sì che Google li attivi sul nostro account.
– Avere Google Analytics, Google Ads e Google My Business collegati tra loro
– Raggiungere un volume di visite in struttura significativo, in modo che Google riesca a lavorare bene
– Avere Google Signals attivato da qualche tempo. Google Signals è un nuovo report di Analytics, in grado di migliorare il tracciamento multi-dispositivo degli utenti (noto come “cross-device“). Cioè, il passaggio tra desktop, smartphone e tablet.
– Avere Google Analytics collegato ad almeno un account Google Ads con estensioni di località attive.
– Avere almeno il 90% delle località inserite in Google My Business che siano verificate.
– Avere le estensioni di località attive nell’account Google Ads.
Il giusto merito per tutti i canali
Per alcuni potrebbe sembrare un piccolo cambiamento, ma questo trend del tracciamento delle visite “in-store” potrebbe rivelarsi una vera e propria rivoluzione.
Infatti, fino a poco tempo fa questi dati erano disponibili solo per le grandi catene, con tante attività sparse sul territorio. Adesso, invece, pare proprio che il report sarà disponibile a molte più attività, a patto che i numeri di visite in struttura siano significativi.
Come dicevamo poche righe sopra, potremo così assegnare il giusto merito ad ogni campagna e ad ogni canale che porti utenti sul nostro sito, dandoci la possibilità di effettuare un’analisi davvero completa circa i ritorni economici sugli investimenti fatti. In questo modo potremo affinare e calibrare con una precisione quasi chirurgica ogni nostra futura attività on-line!
Guido Walter Pettinari
10/07/2019Grazie per l’articolo, molto interessante!
Gestiamo come agenzia diversi account Google Ads di hotel.
Dopo aver letto la documentazione di Google più volte e diversi articoli in giro per internet, non siamo ancora sicuri che le Store Visits siano così utili per un albergatore…
In particolare il metodo di conteggio adottato da Google potrebbe produrre dei numeri più alti della realtà, in quanto:
1. Le Store Visits vengono conteggiate anche per chi è già ospite dell’hotel.
2. La stessa persona può produrre Store Visits multiple se è ospite dell’hotel per più di una notte.
3. Google non ha modo di distinguere i clienti dell’hotel da chi lavora in hotel.
In questo senso, le Store Visits sembrano molto più adeguate al mondo del retail e, in misura minore, al mondo della ristorazione; dico in misura minore perché per i ristoranti che accettano prenotazioni, la store visit è ridondate rispetto alla prenotazione (o viceversa ;-)).
Siamo gli unici con questi dubbi?
Lorenzo Maggiani
25/07/2019Ciao Guido,
grazie per il commento.
Sì, sicuramente i vostri dubbi solo leciti e corretti. Infatti, al momento alcuni dati possono essere falsati da chi lavora in struttura e da chi torna più volte, per via di un soggiorno di più di una notte.
Tuttavia, anche con questa “tara”, si tratta di un dato molto interessante, soprattutto per le strutture che ricevono ospiti dall’estero e che certamente non lavorano in hotel.
Infatti, ad oggi (luglio 2019) utilizziamo esclusivamente i dati di Google Ads e solo per le campagne con target estero, per avere un dato che sia il più “pulito” possibile.
In futuro, comunque, Google dovrebbe affinare sempre più questa misurazione, migliorando e capendo meglio quando si tratta di persone che tornano più volte.