Adesso che l’estate è finita possiamo iniziare a tirare le somme su come è andata la stagione estiva. Dovremo analizzare fonti di revenue, prenotazioni e quant’altro. Ma c’è un’altra cosa di cui possiamo tener conto per l’anno a venire: il comportamento delle persone. Infatti, il mondo della ricettività è davvero competitivo. Riuscire a capire alcuni dei modi di agire dei nostri potenziali ospiti può facilitarci la vita, perché saremo in grado di rispondere meglio ai loro bisogni. Inoltre, sarà per noi più semplice farci trovare on-line, andando così ad intercettarli con minor fatica.
Think with Google ha pubblicato poche settimane fa questo articolo, da cui prendiamo spunto, che si focalizza sul comportamento tenuto dagli utenti sui motori di ricerca nell’estate 2018.
Decisioni più facili e sicure
Lo studio di Google ha evidenziato che addirittura il 41% delle persone intervistate ritiene le vacanze in famiglia più una fonte di stress che di divertimento! E per contrastare questo stress, ciò di cui hanno bisogno è una maggior sicurezza nelle decisioni prese.
Per prendere questo genere di scelte il motore di ricerca è certamente una fonte primaria, per molti la scelta preferita, per scoprire luoghi dove andare e cose da fare.
Che cosa fare e dove, anche in vacanza
In generale, sia che si tratti di muoversi di pochi metri, che viaggiare in altre nazioni, le persone sono alla ricerca costante di una fonte di ispirazione, specialmente nei mesi estivi.
1) Come abbiamo visto nell’immagine soprastante, nel corso degli ultimi due anni Google ha registrato una quantità sei volte superiore di ricerche da dispositivo mobile per “cose da fare/attività vicino a me”. Ad esempio, “cose da fare vicino a me oggi”, “attività per bambini vicino a me” o “cose da fare vicino a me questo fine settimana”.
2) Analogamente, negli ultimi due anni sono cresciute di oltre l’85% le ricerche da dispositivo mobile del tipo “cose migliori da fare“. Ad esempio “cose migliori da fare a Boston”, “cose migliori da fare a Roma” o “cose migliori da fare a Venezia”.
3) Nei soliti due anni, le ricerche da smartphone per “eventi/attrazioni” seguito da “vicino a me” hanno registrato un’impennata di oltre il 500%, come dimostrato da ricerche relative a concerti locali, attrazioni turistiche e altre attività.
4) Importantissimo: moltissime di queste ricerche “vicino a me” sono state effettuate mentre l’utente si trovava già in vacanza. Non tutti pianificano nel dettaglio il proprio soggiorno. O, semplicemente, i piani originali sono cambiati e la persona è alla ricerca di qualche nuova idea.
Queste statistiche ci indicano che c’è una nicchia sempre più grande dove possiamo intercettare i potenziali clienti, grazie a strategie mirate di content marketing.
Infatti, comprendendo quali sono le ricerche più effettuate per eventi ed attività nelle zone ai noi circostanti, possiamo produrre contenuti scritti e/o video utili per i viaggiatori.
Questi contenuti saranno il primo contatto per poi aumentare in un secondo momento le prenotazioni. Abbiamo parlato di questa strategia dettagliatamente in questo articolo: “Utilizziamo i contenuti per aumentare le vendite dirette tramite il Remarketing“.
Idee su cosa fare, anche all’ultimo istante
Non tutte le persone programmano con largo anticipo le proprie vacanze, specialmente per piccoli periodi e week-end.
Google, infatti, ha dimostrato negli ultimi due anni un raddoppio delle ricerche da dispositivo mobile per “giorno/weekend” seguito da “escursione/gita/vacanza”. Per esempio, “escursioni giornaliere all’Isola d’Elba”, “idee per gite di un giorno vicino a me”, “idee per weekend di vacanza” e “cosa mettere in valigia per un weekend di vacanza”.
Anche questa fetta di mercato potrebbe benissimo prestarsi alla produzione di contenuti, atte ad intercettare e convincere i potenziali ospiti. Potremmo anche pensare a piccoli pacchetti vacanza, comprensivi di soggiorno + attività.
Attività non solo per se stessi, ma anche per gli altri
Tantissime persone, al momento della ricerca, quando si tratta di pianificare una vacanza, cercano qualcosa che sia perfetto anche per le altre persone coinvolte: bambini, amici o partner. Un po’ come se volessero fare bella figura.
In particolare, Google ha messo in risalto un aumento nel numero di persone che cercano esperienze per famiglie. Nei due anni passati le ricerche da cellulare per “bambini/famiglia” seguito da “vicino a me” sono cresciute di oltre il 390%.
Insomma, gli utenti oggi vogliono delle esperienze tangibili, sicure. Per cui dobbiamo essere in grado di offrire ai potenziali ospiti esperienze uniche e capaci di catturare i clienti e coinvolgerli con soluzioni interessanti.
Attività all’aria aperta, corsi, musei, rassegne musicali, manifestazioni gastronomiche e qualsiasi altra cosa possa venirci in mente può essere adatta allo scopo.
Potremmo anche fare accordi di collaborazione, in modo da poter lavorare in sinergia con queste attività.
Se abbiamo in mente di organizzare eventi o esperienze, una chiave che potrebbe determinare il successo di queste iniziative sta nel renderli facilmente trovabili dagli utenti, soprattutto dai motori di ricerca.
Produrre, quindi, contenuti in funzione delle persone che cercano attivamente cose da fare, rappresenta certamente un passo nella giusta direzione.
Ma quale potrebbe essere l’iter ideale di questa strategia? Ecco un esempio!
1) Stringiamo un accordo con una o più attività della nostra zona, per poter proporre speciali pacchetti vacanza. Ad esempio, con un famoso museo. Avremo accesso a biglietti a prezzi agevolati, che potremo inserire nelle nostre offerte.
2) Scriviamo uno più articoli nel nostro blog, che parlino delle attività della zona e, in particolare di questo museo. Possiamo anche pensare di integrarli con dei video.
In questi contenuti inseriamo sempre la cosiddetta “chiamata all’azione”, che ricordi l’esistenza del nostro pacchetto vacanza “soggiorno+ingresso al museo”.
3) Diffondiamo questi articoli, che riceveranno visibilità oltre che da Google, anche dai social network, dalle newsletter e da qualsiasi altro nostro canale di comunicazione.
4) Intercettiamo gli utenti con i nostri pixel di remarketing Google Ads, Facebook Ads e Bing Ads.
5) Proponiamo ai lettori del nostro blog le relative offerte “soggiorno+ingresso al museo”.
Questo processo si può mettere in pratica molto facilmente: i contenuti possono davvero far crescere le nostre vendite dirette. Se vuoi maggiori dettagli, scarica ora il nostro PDF gratuito e segui i semplicissimi passaggi che trovi al suo interno!
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