Il test A/B, anche noto come “split test” è un aspetto decisamente sottovalutato in ambito web. Eppure può permettere al sito del nostro hotel di incrementare notevolmente il numero di prenotazioni.
Ma partiamo fin dal principio…
Che cos’è il test A/B?
In pochissime parole, si mettono a confronto due versioni della stessa pagina e, basandoci sui nostri obiettivi, si decide qual è quella col rendimento migliore.
Solitamente si divide il pubblico in due: metà degli utenti vedrà la versione A, metà la versione B e gli strumenti a nostra disposizione ci diranno il vincitore. A questo punto, si mette on-line la versione “vincitrice”.
Perché fare i test A/B?
Effettuare un test di questo tipo ci permette di migliorare il rendimento del nostro sito.
Facciamo un esempio pratico: non sappiamo quale sia il colore più redditizio per il pulsante “Prenota” del nostro booking. Attualmente, stiamo utilizzando il colore che abbiamo usato per tutti i tasti del nostro sito, ma qualcuno ci suggerisce di provarne uno diverso, che si noti di più. Chi avrà ragione?
Effettuando il test, in pochi giorni sapremo quale dei due tasti otterrà il maggior numero di click e potremo così mantenere o modificarne il colore, a seconda di chi ha vinto. Poi, proveremo con un altro colore o con un altro elemento del nostro sito. E così via, in modo da affinare sempre più le performance, rendendo il nostro sito ogni volta più efficace.
Inoltre, l’A/B testing è un metodo davvero efficace per eliminare il classico “secondo me“. In questo modo le risposte che avremo saranno basate su numeri e non più su opinioni personali. Saranno gli utenti, seppur a loro insaputa, a decidere per noi su quale sia la scelta giusta da fare.
Quali sono tutti i vantaggi?
Vediamo più dettagliatamente cosa possiamo andare effettivamente a migliorare, eseguendo questi test.
1) Aumento dei tassi di conversione e di prenotazione: un miglioramento della navigabilità del sito, porterà ad una maggior fruibilità e ad una crescita del numero di click su bottoni e chiamate all’azione. Ne conseguirà un miglioramento delle nostre vendite complessive.
2) Aumento dei contatti ricevuti (telefonate, richieste informazioni, e-mail, chat, ecc…): analogamente, rendendo maggiormente visibili ed utilizzabili i moduli di contatto o i tasti per telefonarci o scriverci, ne accresceremo il numero.
3) Abbassamento della frequenza di rimbalzo: un sito che si naviga bene e che non presenta ostacoli avrà giocoforza un tasso di abbandono più basso. Testando, potremmo scoprire alcune foto o frasi che portano all’abbandono da parte di molti utenti ed adoperarci di conseguenza per migliorare la situazione.
4) Facilità di analisi: è molto facile leggere e comprendere i risultati di questo genere di test. Chiunque è in grado di capire che se la versione A ci ha portato 1000€ di prenotazioni, mentre la versione B 2000€, sarà quest’ultima la scelta migliore.
Che cosa possiamo testare?
Praticamente tutto quello che è contenuto nel nostro sito potrebbe essere soggetto ad un test: immagini, frasi, titoli, colori, icone, tasti, moduli di richiesta informazioni e così via.
La cosa importante, però, è effettuare i test su un solo elemento alla volta, per evitare di avere dubbi su quale sia stato l’elemento che ha portato al cambiamento di risultato.
Come si fa un test A/B?
Veniamo al lato pratico. Ovvero, come attivare un test A/B.
L’operazione è più semplice di quanto si possa credere, anche se forse ci servirà un piccolo intervento da parte della nostra web agency.
Google, ancora una volta, viene in nostro soccorso e, nel caso avessimo già installato nel nostro sito Google Analytics, il tutto sarà ancor più facile. Infatti, benché siano tanti gli strumenti esistenti per effettuare questo genere di operazione, noi ci avvaleremo di Google Optimize, un tool gratuito, creato appositamente per gli esperimenti sul sito.
[Guida] Come eseguire un test A/B con Google Optimize?
Bisogna, innanzitutto inserire un piccolo codice all’interno del nostro sito (nel caso non avessimo accesso al codice, chiediamo di farlo alla nostra agenzia web).
Dopodiché, potremo cliccare su “Crea Esperimento” per avviare lo strumento di test. Dovremo inserire l’URL della pagina sul quale effettuare il test e, con un semplice editor, saremo in grado di crearne una o più varianti.
Impostiamo quali sono gli obiettivi di questo esperimento ed avviamolo.
Ovviamente, maggiore sarà il traffico riceverà questa pagina e più velocemente arriveremo al vincitore finale. Più tempo passerà e più i nostri risultati saranno affinati.
Tornando su Google Optimize, potremo seguire giorno per giorno l’andamento del nostro test e, a nostra discrezione, decidere quando interromperlo. Dopo un po’ di tempo il sistema ci dirà quale delle due versioni è risultata la migliore. Nel caso si tratti di quella nuova, andiamo a rendere subito effettiva la modifica, cambiando noi in prima persona il codice del sito o suggerendo alla web agency cosa fare esattamente.
Per facilitarti l’operazione, abbiamo preparato una guida passo per passo su Google Optimize, in formato PDF. È tutto spiegato: si parte dalla creazione dell’account, fino al risultato finale.
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