Il mondo del pay per click è davvero vasto e spesso ci si limita all’utilizzo delle funzionalità principali, senza entrare nei dettagli. Così facendo, però, ci si perdono alcune opportunità, che potrebbero migliorare la resa delle nostre spese pubblicitarie, aumentando così il ritorno dall’investimento, che per noi vuol dire sostanzialmente, aumentare le prenotazioni.
Vediamo, quindi, tre tattiche da poter applicare alle nostre campagne Google AdWords, Bing Ads e Facebook Ads. Il consiglio è sempre quello di testarle e vederne la resa!
Brand protection
Potrebbe sembrare banale, ma in alcuni casi non è così. Non tutti, quando si parla di pay per click Google AdWords o Bing Ads, pensano al nome del proprio hotel. Ed invece dovrebbe essere la primissima cosa da fare!
Infatti, le statistiche affermano che il 52% del traffico dei 10 siti più importanti del mondo in ambito travel è “traffico diretto”. Inoltre, OTA e portali fanno campagne sul nome del nostro hotel e comparirebbero prima di noi nel caso non ci “difendessimo” da questa strategia. E’ certamente preferibile spendere qualcosa su AdWords e portare il cliente a prenotare sul nostro sito, piuttosto che lasciarlo andare su Booking, dove finalizzerebbe una prenotazione con una commissione che sarebbe sicuramente più alta di quanto avremmo potuto spendere in pay per click.
Quando un potenziale cliente cerca il nostro hotel sui motori di ricerca, dobbiamo occupare “fisicamente” più spazio possibile, in modo da catturare l’utente: AdWords e Bing Ads ci aiutano molto in questo senso, oltre che con gli annunci, anche con le relative estensioni. E’ importante aggiungere queste ultime anche per poter veicolare un messaggio più forte (con le callout), per indirizzare le persone ad una pagina specifica (estensioni sitelink), per ricevere telefonate (estensioni di chiamata), per dare indicazioni sulla nostra posizione (estensioni di località) e molto altro. Le persone su internet spesso prendono decisioni rapide: risultare convincenti in poco tempo è davvero importante.
In verità, avevamo trattato l’argomento qualche mese fa. Per i dettagli su questa strategia è bene leggere “AdWords e Brand Protection: perché non potete farne a meno“.
Target per raggio
Non tutti i viaggiatori prenotano la vacanza con mesi di anticipo: alcuni decidono di partire e prenotano la loro sistemazione di giorno in giorno. Per intercettare questa categoria di viaggiatori possiamo utilizzare il tageting per raggio.
Questa funzione è presente sia su Facebook Ads che su Google AdWords, anche se con questo particolare utilizzo è AdWords ad avere la resa migliore, trovandosi in una fase del percorso decisionale molto vicina alla prenotazione del nostro potenziale cliente.
Questa tecnica ci permette di mostrare i nostri annunci a chi sta cercando su Google e si trova nel raggio di pochi km attorno al nostro hotel. Possiamo fare campagne anche con parole chiave molto più generiche, ad esempio “hotel”, per le quali altrimenti spenderemmo tantissimi soldi. Così facendo, chi sta cercando un albergo e si trova nei pressi della nostra struttura, troverà la nostra proposta tra le primissime, se non come prima, su Google.
Lookalike audience
In italiano potremo tradurlo come “utenti simili”. Si parte da un elenco di utenti (visitatori del nostro sito, clienti, fan della pagina, ecc) e si lascia che l’algoritmo, sia esso di Google che di Facebook, trovi persone con caratteristiche paragonabili, cui mostreremo le nostre pubblicità. Può essere un buon modo per ottimizzare la nostra spesa, perché andremo a selezionare meglio gli utenti su cui fare pubblicità, oltre che poter personalizzare maggiormente il nostro messaggio.
Lookalike audience su Google AdWords
Per utilizzare gli utenti simili su AdWords possiamo partire sia da un elenco già presente nella pagina “Gestione segmenti di pubblico”, oppure crearne uno apposito, magari caricando un elenco contenente le mail dei nostri clienti. In automatico, dopo poche ore, troveremo sempre nella pagina “Gestione segmenti di pubblico”, gli elenchi lookalike, riconoscibili dalla dicitura “Segmenti di pubblico simili – Creato automaticamente”.
Potremo così usare i nostri nuovi elenchi, sia su campagne Display che su Rete Search, aggiungendoli nella sezione “Segmenti di pubblico” presente all’interno delle nostre campagne.
Lookalike audience su Facebook Ads
Su Facebook il funzionamento è molto simile. In più, rispetto ad AdWords, potremo decidere di partire, ad esempio, dai fan della nostra pagina, seppur questa non sia una pratica particolarmente consigliabile, perché i nostri fan potrebbero essere molto variegati tra di loro.
Una volta entrati nella sezione “Pubblico” del nostro Business Manager, carichiamo un elenco, oppure usiamo un elenco già presente per creare il pubblico simile. Scegliamo anche la “percentuale” di similitudine del nuovo pubblico simile. La scelta migliore nella stragrande maggioranza dei casi è “1%”. Attendiamo qualche ora affinché il sistema elabori il pubblico. A questo punto avremo il nostro elenco “lookalike” pronto, ma con ogni probabilità esso conterrà un numero di persone decisamente ampio. Per migliorare le performance di questo elenco, dovremo incrociarlo con caratteristiche demografiche, interessi ed altri dettagli che rispecchiano i nostri potenziali clienti. Utilizzeremo così questo pubblico formato da “Lookalike” + interessi e dati demografici per la creazione di una nuova campagna.
Anche in questo caso, avevamo già parlato di questa particolare tecnica in passato. Per chi volesse approfondirla, rimandiamo all’apposito articolo dal titolo “Lookalike Audience per Facebook Ads e Google AdWords: come funzionano e perché usarle“.
In conclusione
Queste sono solo tre strategie, spesso ignorate o sottovalutate, che però possono portare a buonissimi risultati nelle nostre attività di web marketing. Oltre a permetterci una sorta difesa da portali ed OTA, possono aprire nuove strade per raggiungere persone con le quali altrimenti non saremmo stati in grado di comunicare.
Utilizzarle ci potrà essere utile nel fare un ulteriore salto in avanti rispetto ai nostri competitor e a massimizzare la resa delle nostre campagne di pay per click!
0 Comments