Recentemente abbiamo parlato di MailChimp, uno strumento di invio newsletter molto potente e gratuito entro i 2000 iscritti.
Ma MailChimp non si limita solamente all’invio di mail, benché questa sia la sua funzione principale. Il software permette anche altre funzionalità di marketing e si sta proponendo sempre più come un pacchetto completo di gestione delle pubblicità on-line, visto che permette anche la creazione di campagne Facebook Ads ed Instagram.
Una funzione, appena introdotta, è la possibilità di effettuare delle campagne Remarketing di Google, attraverso la propria piattaforma.
I vantaggi di questa opportunità sono la grande semplicità di utilizzo, che evita così di dover passare dall’interfaccia di AdWords, ostica per i non addetti ai lavori, e la possibilità di avere una comunicazione omogenea, sia a livello di messaggio che a livello grafico, tra e-mail e banner pubblicitari Google.
E’ importante sottolineare come si tratti esclusivamente di uno strumento per creare campagne di tipologia remarketing. Il remarketing offre numerosi pregi ed è un tipo di campagna molto performante. Ne abbiamo fatto un approfondimento sul suo funzionamento in questo articolo.
Come funziona il remarketing con MailChimp
Il remarketing di MailChimp si basa esclusivamente su siti web dotati di un sistema di vendita on-line. Infatti, occorre collegare il proprio sito con il software di MailChimp per far sì che i due sistemi inizino a dialogare tra loro. Con alcune piattaforme il collegamento è davvero molto semplice, perché quasi interamente automatizzato, ma è possibile anche qualora si stia utilizzando un sistema proprietario.
Una volta eseguito questo collegamento, MailChimp registrerà nel proprio sistema ogni prodotto visto dai visitatori del sito ed automaticamente glielo riproporrà nei giorni a venire, tramite banner pubblicitari, nei siti della rete Display di Google. I siti presenti in questa rete sono numerosissimi: secondo le statistiche, ne include oltre due milioni e copre oltre il 90% degli internauti, per oltre 1 miliardo di utenti al mese.
Possiamo lasciare che sia il sistema ad occuparsi interamente della creazione grafica dei banner, oppure possiamo intervenire, aggiungendo ad esempio altre immagini. Qualsiasi sia la scelta, i banner creati saranno di dimensioni ottimizzate per gli spazi pubblicitari disponibili e pienamente responsive, in modo da raggiungere senza problemi tutti gli utenti che navigano in mobilità.
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Per le piccole strutture spesso un ostacolo è proprio dovuto al costo della campagna, ma con questa tipologia di advertising i costi sono davvero contenuti, anche perché gli sprechi sono davvero limitatissimi. Infatti, solo le persone che hanno visitato il nostro sito e navigato nella sezione di acquisto vedranno i banner e il costo, trattandosi di campagne Pay Per Click, sarà addebitato solamente nel momento nel quale un utente deciderà di cliccarci sopra.
MailChimp in ogni caso non aggiungerà costi di gestione o di intermediazione e la spesa per le campagne sarà esattamente la stessa che fare le campagne direttamente attraverso Google AdWords.
La strategia di marketing consigliata da MailChimp, che possiamo vedere ben sintetizzata nell’immagine di seguito, è molto semplice: fai entrare nel tuo sito gli utenti tramite newsletter o campagne Facebook (a cui noi potremmo aggiungere il traffico organico e quello di Google AdWords) ed intercettali in un secondo momento con le campagne di remarketing.
Si tratta, in definitiva, di uno strumento interessante, che non può comunque andare a sostituire al 100% la piattaforma Display di Google AdWords, dato che solo con quest’ultima avremo a disposizione tutte le funzioni, ottimizzazioni e report. Si tratta, tuttavia, di una soluzione che può essere utile per iniziare, grazie alla velocità e facilità di creazione delle campagne, dovuta all’interfaccia molto user-friendly che da sempre contraddistingue MailChimp.
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