Negli ultimi anni i video a 360 gradi sono stati una piccola rivoluzione nel settore, soprattutto per quello che riguarda il marketing su Facebook e su YouTube.
Infatti, questa tipologia di video e foto ha introdotto un modo totalmente nuovo di fruizione, dove lo spettatore si può sentire coinvolto in prima persona, con la possibilità supplementare di vedere il video in realtà virtuale con le Cardboard o gli appositi visori.
Ovviamente, il grosso appeal di questi video a 360 gradi è rappresentato dalla sua interattività, che è sempre più un requisito fondamentale in una strategia di Facebook marketing redditizia.
Vediamo, quindi, la crescita e le performance di questa tipologia di video nello scorso anno, anche a confronto con video e foto “tradizionali”.
In questo studio di Social Bakers, dove sono state analizzate le 3000 più grosse compagnie di Facebook, possiamo vedere come il settore turistico sia il più attivo in questo ambito: nel 2016, il 63% di queste pagine ha pubblicato almeno un video o una foto a 360°. Per avere un termine di paragone della portata, nel settore Fashion & Beauty, solo il 10% ha utilizzato questo genere di contenuti.
Un paio di esempi particolarmente virtuosi?
Österreich Werbung, ovvero l’ente turistico dell’Austria, ha creato proprio una serie di video 360°, caricati sia su Facebook che su YouTube, riguardanti alcuni dei luoghi più famosi ed eccitanti del paese.
Destination British Columbia, che ha creato la serie “The Wild Within”: video 360° dove si può esplorare la British Columbia nel suo lato più selvaggio! Anche in questo caso, i video sono stati pubblicati su entrambi i canali.
Video 360° contro Video convenzionali: chi vince?
Se ti capita di vedere un video 360° su Facebook è probabile che sia un post sponsorizzato: nel 2016 oltre il 50% dei video a 360 gradi sono stati promossi su Facebook Ads, contro il 30% dei video convenzionali. Questo soprattutto per incrementare reach e engagment. Statisticamente, infatti, nel News Feed organico di Facebook è risultato che i video convenzionali hanno ottenuto il 22% di interazione in più rispetto a quelli a 360 gradi. Mentre, al contrario, le immagini 360° hanno un rendimento sempre migliore rispetto alle concorrenti classiche, con un engagment superiore addirittura del 45%.
In conclusione
Nel 2016 c’è stato un grosso sviluppo e una relativa ampia diffusione dei video a 360 gradi. E’ probabile che questo trend continui, soprattutto in ambito travel, con contenuti fortemente sponsorizzati. I video a 360 gradi forniscono una soluzione nuova e unica di fare storytelling in un modo originale: le modifiche all’algoritmo del News Feed di Facebook, che premiano le interazioni ed il watch-time, favoriranno questa diffusione, perché occorrerà sempre più far notare e far interagire l’utente col proprio contenuto per essere maggiormente visibili.
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