Come ormai è noto, i viaggiatori iniziano sempre più ad organizzare i propri soggiorni utilizzando le OTA (Booking.com, Expedia, Hrs, ecc…) o i Meta Search (Trivago, Kayak, Tripadvisor, ecc…).
Secondo un’indagine condotta da Expedia, sul mercato Americano il 44% degli utenti inizia le ricerche di un hotel utilizzando le OTA e il 23% partendo da un Meta Search. Per cui, solamente un utente su 3 parte dai siti dei singoli hotel per avviare le sue ricerche.
Fortunatamente per gli albergatori, il processo di prenotazione non si esaurisce dopo la prima ricerca sulle OTA. Un’altro dato della medesima ricerca ci mostra infatti che nei 45 giorni precedenti all’acquisto di un viaggio, l’utente compie in media 38 visite su siti turistici e più si è vicini alla prenotazione, più il numero dei siti visitati cresce.
Pertanto, per poter incrementare le prenotazioni dirette sul proprio sito, diventa fondamentale saper sfruttare al massimo a livello marketing il lasso di tempo che va dalla prima ricerca sulle OTA al momento della prenotazione.
Fare pubblicità in un periodo precedente a questo arco di tempo, significherebbe spendere budget elevati per far conoscere la propria struttura, dovendo andare ad intercettare l’utente mentre si trova ancora in una fase di ricerca piuttosto generica. Invece, investire in attività di advertising dopo che il potenziale cliente è già entrato in contatto con l’hotel, ci permetterà di spendere solo per inserzioni indirizzate a questi utenti che sono molto prossimi al processo d’acquisto.
Si va, quindi, ad ottimizzare il modo in cui viene speso il nostro budget pubblicitario: come si vede dal grafico seguente, andando a porre come momento cardine la ricerca sulle OTA, in particolar modo la ricerca nel quale l’utente viene a conoscenza del nome dell’hotel e si interessa alla nostra struttura. Da questo istante in poi non occorre più investire in pubblicità generiche (ad esempio, “hotel a roma”), ma si può spendere meno e meglio con una inserzione ben più specifica.
Infatti, oggi, grazie a Google Ads (l’ex Google AdWords) e Facebook abbiamo la possibilità di creare pubblicità estremamente personalizzate rispetto al passato: possiamo così indirizzare i nostri sforzi di marketing esclusivamente su utenti che cercano il nome del nostro hotel, anche se il primo incontro con la nostra struttura lo hanno fatto su delle OTA o su un Meta Motore. Inoltre, se questi utenti hanno visitato il nostro sito all’interno del loro iter di ricerca, possiamo sfruttare con buoni risultati la tecnica del remarketing, ovvero, proporre pubblicità altamente mirate alle loro esigenze, anche in situazioni nelle quali l’utente non si trova in un momento di ricerca per il suo soggiorno. Abbiamo approfondito il tema del remarketing e delle sue potenzialità in questo articolo.
Occorre, in definitiva, ottimizzare il modo ed il tipo di investimento pubblicitario, concentrandosi su pubblicità ad alto rendimento: questo approccio può portare davvero a risultati positivi, incrementando le prenotazioni dirette ricevute dall’hotel.
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